jueves, 7 de febrero de 2008

Un giorno speciale...


Da quando qui in Italia ho tempo per pensare a qualcosa di diverso che non sia il MIR mi rendo conto che i miei post sono stati caratterizzati da una vena introspetttiva col ritorno al passato..che sto cercando di rivivere anche per capire meglio le ragioni del mio presente e quello che vorrò per il mio futuro..

così proprio ieri mi sono detta: ma perchè era diventata tanto insostenibile la situazione a udine? e poi ho avuto un flash...il ricordo dell'unica volta che sono andata a fare il tifo per i miei compagni di corso che giocavano a calcetto nel campionato della facoltà di medicina...e sì..mi sono rivista arrivare sola alla partita, tutti erano già in gruppetti preformati...io conoscevo un pò tutti( anche molta gente extra al mio corso)..ero un'anima in pena...ovunque mi sedessi sentivo che non era il mio posto, che non c'era nessuno che veramente mi ritenesse amica.
nei 6 anni di università probabilmente le uniche persone che mi hanno sempre rispettato e mai lasciata sola ...bè non ce ne sono ahimè..però qualcuno che in fondo ha sempre mantenuto un'apertura nei miei confronti sì..elisa , michele e la mans...poi non so, gli altri più o meno avevano i loro giri (e anche i 3 che ho citato) però loro non si sono mai girati dall'altra parte per non salutarmi...

per chi si sente un'anima in pena, per chi ha un carattere difficile come il mio perchè purtroppo sono come mi vedi...è diffcile mantenere dei rapporti di amicizia o un sentimento che si avvicina il più possibile a questa. non piace sentire sempre la verità...non piace una persona che non si sa perchè, pur sembrando avere tutto, ha dentro una intrisa tristezza ...e chi sta al di fuori non capisce...vede solo la bella ragazza che cambia continuamente umore...che nessuno riesce a capire...

insomma stare quei sei anni all'università è stata dura, anche perchè incombeva sempre il fantasma di A. e il fatto che essendo molto popolare in facoltà mi facesse apparire come la bruja della situazione...(aveva messo anche in giro cattive voci sul mio conto...)..
ho passato molti sabati sera a casa a piangere sulla mia situazione. ho sempre cercato al di fuori dell'università persone con cui condividere il mio tempo..e dentro di me soffrivo..perchè ero sempre io quella che chiamava per uscire, ero sempre io che si dava le colpe se i rapporti non andavano...

poi è arrivato l'erasmus...sono fuggita da quell'agobio che era udine e a madrid per un anno ho costruito un mondo mio, ero finalmente me stessa, mi ero liberata in parte da quelle catene che mi legavano, era un clichè...dovevo apparire in un certo modo se no ero inadeguata. paradossalmente in spagna sono ingrassata quasi 20 kili e non mi sono sentita così rifiutata e messa alla gogna come quando sono tornata a udine. la gente non si chiede mai le vere ragioni di un cambiamento compreso un cambiamento fisico; trae delle conclusioni affrettate..poche persone hanno visto il dolore nei miei occhi in quei 6 anni di università..forse sapevano cosa mi stesse accadendo, forse solo lo intuivano, apprezzo che per lo meno non si siano giate dall'altra parte,e nel loro piccolo abbiano avuto il coraggio di non lasciarmi sola...ricordo con gioia le giornate passate cogli amici di Comunione e Liberazione...non solo le vacanzine studio, ma anche le cene...una Pasquetta...

magari tornerò sul tema "francesca e udine" un'altra volta...
in realtà oggi è un giorno speciale perchè un anno fa è entrata nella mia vita una persna che in parte l'ha cambiata e che mi ha fatto tornare la voglia di credere che posso essere amata verdaderamente...un uomo con cui ho molte cose in comune, che ha scelto come me di andare via, perchè anche a lui la situazione in italia stava stretta...e con cui condivido certe esperienze dolorose legate all'ambiente universitario...oltre che alla sfera affettiva..
quando ho deciso che dovevo tornare in spagna mi sono imposta di non iniziare alcuna storia, nè farmi venire la tentazione di conoscere meglio dei ragazzi...lui compreso...poi per gioco, un pò perchè il destino ha avvicinato le nostre strade abbiamo iniziato a "condividere", a metterci in gioco...ad appoggiarci...
e mi sono ritovata che ora sono innamorata perdutamente di lui...e non mi vergogno a scriverlo qui...

anche se lontani so che ci apparteniamo..
questo è il mio regalo per il nosro primo anniversario..

5 comentarios:

Anónimo dijo...

Auguri di tanta felicità Occhi Blu!...Allora non posso che dedicarvi questa bellissima canzone...spero vi piaccia...Auguri!


L'Impossibile


Farò di tutto per non perderti, sei consapevolmente irresistibile, senza calpestare il resto io sarò per te un motivo in più, sarai perversa e dolce a modo mio, sarò la vitamina che ti rinforzerà, l'inconveniente tipico della tua età ed io è li che mi dedicherò... farò farò l'impossibile che per te diventa possibilità... sarò sarò imprevedibile bacerò i tuoi piedi stanchi e dormirai... E quando sarai preda delle gelosie ti aiuterò perchè anch'io ne soffro sai... ma, pensa alle mie mani spesso su di te pensa a dove ti riporterò... farò farò l'impossibile imparando a dare un tempo ai tempi tuoi... sarò sarò incorrutibile rispettandola sta vita insieme te... cose che non ho provato mai, cose che con te mi arrivano così... cose che non hai mai chiesto mai, cose che ti prendono una volta sola... ed io ho scelto te... farò farò l'impossibile che per te diventa possibilità... sarò sarò incorruttibile rispettandola sta vita insieme a te... farò ma farò l'impossibile proteggendola sta vita insieme a te... a te... a te...

Anónimo dijo...

Scusami ho dimenticato di firmare il post..SARA

Anónimo dijo...

Perché dovresti vergognarti di esserti innamorata perdutamente.
L'amore è l'unica cosa che conta realmente nella nostra vita, quindi sono contenta per te che l'hai trovato.
In bocca al lupo per il futuro.
Micky

Anónimo dijo...

Io non sono così brava come te e Lo e ho delle aspirazioni molto più modeste ma pur sempre nell'ambiente.
Sono una futura infermiera con tanta voglia di laurearsi.
Vedo con un po' di riverenza chi è così intraprendente da abbandonare tutto e andar via.
Tante cose nel nostro sistema sanitario ( e non solo) non funzionano.
Il mio unico desiderio, però, è di esprimermi nel lavoro, tramite il contatto coi pazienti, e di formarmi il prima possibile una famiglia.
In bocca al lupo per l'inizio della tua carriera lavorativa.
Micky

Questo è il mio blog.

http://q87lp99az1kwb758dfc2r.splinder.com/

Anónimo dijo...

Anch'io non so come ho fatto... per quando potremo vivere più vicini saranno 4 anni e mezzo di lontananza.
Anche a me il contatto fisico manca, il non poter dire " ci vediamo tra un'ora", il non poter fare nulla insieme e quando ci sono dei contrattempi rimandare.
All'inizio non avrei mai creduto di riuscire a sopportare e invece il tempo è passato e sto vivendo l'ultimo pezzo di strada prima di tornare a una vita normale.
Non ci si abitua mai, forse col tempo ti pesa un pochino meno, ma solo un pochino.
Mai però mi è capitato di voler finire questa storia.... chi dice che la lontananza facilita la chiusura di un rapporto dice delle sciocchezze.
Di nuovo in bocca al lupo a te e al tuo amore.
Micky